I can’t get no reputation


C’è quella roba che chiamano reputazione online, o qualcosa di simile. Significa come la gente parla di te su Internet – al bar, ormai, non ci si va più nemmeno per lamentarsi: troppa fatica schiodare le chiappe dal divano – e ci sono persino aziende che te la calcolano: mica a noi sconosciuti qualunque, ma a quelli fichi e famosi che twittano, bloggano, friendfeedano eccetera.
Io su Facebook c’ho messo sempre e solo delle demenzialità, qualche citazione di Bob Dylan nelle mattine di pioggia (ispirano) e le attività della gloriosa Cani&Porci’s League, il mio personale surrogato al non aver fatto un figlio negli ultimi anni. Di Twitter non ho mai capito un emerito, né peraltro mi ha interessato. Mi sono iscritta quando il direttore ha iniziato a tendermi dei tranelli – Ma hai visto cosa ha cinguettato tiziocaio? Guarda che ti brucia sui tempi – appena un attimo prima che il giornalismo italiano si reinventasse sul social network, in un agonismo à la page che, onestamente, mi imbarazza parecchio.
Comunque, insomma, mi sono iscritta e per due anni mi sono limitata a rilanciare roba di altri una volta ogni tre settimane, più inutile dell’ultimo disco di Vasco Rossi (sì, sì, questa l’ho messa apposta, autocitazione, pardon moi). Poi, nelle ultime settimane, ho scritto anche qualche idiozia più articolata, ma comunque poca roba. Ciononostante, qualche pazzo che forse mi legge in posti migliori ogni tanto pensa di seguire i miei presunti tweet: oggi, per dire, un collega di un altro giornale.
Mi sono presa la briga di cercare informazioni su di lui e sono capitata su una pagina personale in cui la parola più semplice è esegesi e la più difficile non so nemmeno pronunciarla e mi sono sentita in imbarazzo:  se gli altri fanno lo stesso con me e finiscono su geolina probabilmente pensano che l’ho rubato il mio posto di lavoro.

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    #1 by marco on February 7, 2012 - 10:21

    Questa storia della reputazione ci rimbalzerà nel culo a tutti. Anzi, rimbalzerà nel culo a coloro i quali se ne occupano e preoccupano. Io me ne sbatto, com’è noto. Anche perché se uno per farsi un’idea su di me va su fb anziché guardarmi in faccia e interagire con me, significa che è un idiota.

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    #2 by momodarabia on February 18, 2012 - 08:23

    @geascanca io ti seguo XD #social

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