Sulla strada


Deve esserci una ragione per cui ogni volta che allontano mi dalla sinistra (che, intendiamoci, non vive in Italia, né a nord né a sud), la vita mi manda un segnale. Tipo amici licenziati in tronco perché i margini aziendali non ci sono più, o famiglie di quattro persone che erano classe media fino a dodici mesi fa in cui adesso entrambi i genitori sono senza lavoro, un figlio va ancora a scuola e l’unico che porta a casa lo stipendio è un 25enne pagato decisamente meno dei limiti contrattuali per lavorare molto di più dell’orario previsto.
Se credessi in Dio, direi che mi rimette sulla giusta strada. Invece deve essere quella roba che si chiama coscienza.

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